Isaia 28:13

5 Versetti 5-15

Il profeta si rivolge poi a Giuda, che chiama il residuo del suo popolo. Sono felici solo coloro che si gloriano del Signore degli eserciti. Così il suo popolo ottiene saggezza e forza per ogni servizio e ogni conflitto. Ma è solo in Cristo Gesù che il Dio santo comunica con l'uomo peccatore. E se coloro che insegnano sono ubriachi di vino o intossicati da false dottrine e nozioni riguardanti il regno e la salvezza del Messia, non solo sbagliano loro stessi, ma sviano moltitudini. Tutti i luoghi in cui tali persone hanno insegnato sono pieni di errori. Per la nostra istruzione nelle cose di Dio, è necessario che lo stesso precetto e la stessa linea ci vengano ripetuti spesso, affinché possiamo comprenderli meglio. Dio, con la sua parola, ci richiama a ciò che è veramente vantaggioso per noi; il servizio di Dio è l'unico vero riposo per chi è stanco del servizio del peccato, e non c'è ristoro se non sotto il facile giogo del Signore Gesù. Tutto questo non ebbe grande effetto sul popolo. Coloro che non vogliono capire ciò che è chiaro, ma lo disprezzano come meschino e insignificante, sono giustamente puniti. Se siamo in pace con Dio, abbiamo in effetti fatto un patto con la morte; ogni volta che arriva, non può farci alcun danno, se siamo di Cristo. Ma pensare di farsi amica la morte, mentre con il peccato ci facciamo nemico Dio, è assurdo. E non si rifugiano nella menzogna coloro che confidano nella propria giustizia o in un pentimento in punto di morte, che è un proposito di non peccare più, quando non è più in loro potere farlo.

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